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Johann Sebastian
Bach (1685-1750)
Goldberg-Variationen / Goldberg
Variations
Aria mit verschiedenen
Veränderungen vors Clavicimbals
mit 2 Manualen,
BWV 988 - Clavier-Übung, Part
Four
Version for String Trio by
Bruno Giuranna - world
premiére recording
label:
Velut
Luna CVLD170 |
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theStrad - febbraio 2010, p.80
recensione di Tully Potter
Questa
registrazione
dal vivo, bellissima e di pregevole
ascolto, ci presenta un eccezionale
giovane trio d'archi italiano, formato
dai tre fratelli Barbara, Giada e
Klaus Broz. Con la loro
naturalezza, il loro virtuosismo
proposto con discrezione e l'insieme
compatto essi mi ricordano l'originale
collaborazione del Leopold Trio.
Sono passati 23 anni dalla
pubblicazione delle Variazioni Goldberg
nella versione per questa strumentazione
di Dimitri Sitkovetsky, registrata da
lui assimene a Gérard
Caussé e Misha Maisky. Bruno
Giuranna cominciò modificando
questa versione e presto si accorse che
ne stava redigendo una nuova, quella
eseguita qui. Il risultato mi sembra
più convincente di quello di
Sitkovetsky, benchè alcune parti
siano inevitabilmente identiche. La
variazione 19 è suonata in
pizzicato e, quando la scrittura prevede
4 voci, Giuranna ricorre alle doppie
corde sul violino e sulla viola. Nella
variazione 23 il violino ha scale a
terze e seste. L'esecuzione è
così buona, così
compatta e costantemente bella nel
suono, che è straordinario
pensare che si stia ascoltando un
concerto dal vivo.
L'enunciazione del tema iniziale
pare iniziare con una leggera
rigidezza, ma gli esecutori sono presto
a proprio agio.
La qualità della
registrazione è al pari dei
musicisti.
This
lovely, eminently listenable live
recording serves to introduce an
outstanding young Italian string trio
consisting of the siblings Barbara,
Giada and Klaus Broz. In their
naturalness, unobtrusive virtuosity
and close ensemble they remind me of
the original line-up of the Leopold
Trio. It is 23 years since Dmitri
Sitkovetsky published his version of
Goldberg Variations for this
instrumentation and recorded it with
Gérard Caussé and Misha
Maisky. Bruno Giuranna tells me
that he started modifying that version
but soon foun he was making a new one,
wich is used here. I find the result
more convincing than the Sitkovetsky,
although some parts are inevitably
almost identical.
Var. 19 is played in pizzicato
and, where four voices are involved,
Giuranna resorts to double-stops on
violin and viola. In var.23 the violin
has scales in third and sixths. The
playing os so good, so unified and so
consistently brautiful in tone that is
amazing to realise we are listening to
a concert performance. The initial
statement of the theme is just a
little stiff to start with, but the
players soon relax. The recording
quality is as sympathetic as the
musicianship.
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Classic FM - gennaio 2010, pag.59
recensione di John
Brunning
Questa registrazione delle
Variazioni Goldberg in una versione per
trio d'archi è un'ulteriore prova
di come la musica di Bach possa essere
eseguita indifferentemente su diversi
strumenti.
This recording of the
Goldberg Variations in a version for
string trio is further proof of how
Bach's music is apparently impervious
to the instruments it's played on.
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Classical
Music, Rhingold Publication - 21 novembre
2009, p.58
recensione di Phil Sommerich
   
Ci
sono innumerevoli elaborazioni del poema
meditativo bachiano, ma la trascrizione
per trio d'archi del violista Bruno
Giuranna si pone in cima alla
classifica. Il Trio Broz - tre
fratelli - divide il peso melodico nelle
tre linee e crea un senso di
conversazione con l'uso della sola
ombraggiatura dinamica, il tutto con una
straordinaria qualità audio.

There are
countless arrangements of Bach’s
meditative epic but this one for
string trio by the violist Bruno
Giuranna goes to the front rank. Trio
Broz – three siblings- share the
melodic weight, the three lines simple
yet using the strings’ dynamic shading
to create a sense of conversation, all
in stunning hi-def audio quality.
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Amadeus - marzo
2008, p. 87
recensione di Emilia Campagna
   
Pagina monumentale del repertorio
clavicembalistico bachiano, per il loro
carattere speculativo le Variazioni
Goldberg si sono in più occasioni
prestate a trascrizioni, sia per strumenti
solisti (come l'arpa) che per ensemble
cameristici. Aveva conosciuto una certa
fortuna quella per trio d'archi del russo
Dimitry Sitkovetsky; a essa ora si
aggiunge, per la stessa formazione, la
trascrizione di Bruno Giuranna: la
realizzazione non è in
verità recente, perchè
Giuranna l'aveva approntata per il proprio
Trio d'archi Italiano, ma, non approdata
ai circuiti dell'editoria e della
discografia, era rimasta poco conosciuta.
Ora il CD della Velut Luna permette di
conoscere questa interessante e
riuscitissima trascrizione che
distribuisce nei registri di viola,
violino e violoncello le linee dei
contrappunti (spesso effettivamente a tre
parti anche nella scrittura
clavicembalistica) conferendo una
inedita plasticità e trasparenza
ai complessi canoni, la cui percezione
si fa in più momenti
straordinariamente viva ed immediata.
Il Trio Broz ha condotto la preparazione
dell'esecuzione sotto la guida dello
stesso Giuranna e dunque l'interpretazione
rispechia fedelmente l'idea estetica del
trascrittore: lontana dalle logiche della
filologia e del "sonar barocco",
l'esecuzione del Trio Broz pare al
contrario tendere verso una idea di
purezza classica, di algido equilibrio, in
un trattamento luminoso e anodino del
complesso materiale musicale. La partitura
è disponibile sul sito
www.brunogiuranna.com.
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Il Sole 24 ore
- domenica 8 febbraio 2009, p.38
recensione di Carla Moreni
Bach
aveva un allievo di nome Goldberg.
Questi era protetto da un conte, von
Keyserling, che soffriva d'insonnia.
Dunque il giovane chiese a Bach una
pagina per clavicembalo, speculativa e
seducente, che ne riempisse le notti
bianche. La storia delle Variazioni
Goldberg è arcinota. Ma
ora va avanti: un mitico maestro di
viola, Bruno Giuranna, nato a Milano,
famoso in tutto il mondo, trascrive per
trio d'archi le Goldberg. Le passa in
consegna a uno splendido giovane Trio,
italiano (anche se il cognome Broz
inganna) formato da tre fratelli,
cresciuti nella musica tra Verona,
Salisburgo, Roma e Fiesole. Il
disco, in prima registrazione
assoluta, è di una piacevolezza
rara. Bach esce magnifico: più
canto, più colori, nella voce
degli archi. E bravi i Broz:
più poesia.
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Corriere della
Sera - domenica 11 gennaio 2009, p. 42
recensione di Enrico Girardi
Come
tutta
la
musica
speculativa
di
Bach,
le
Variazioni
Goldberg
si prestano eccome alla
trascrizione che, ove realizzata a
regola d'arte, rivela sempre sotto altra
luce qualche aspetto della partitura
originale. E questo è il caso
della presente trascrizione per trio
d'archi redatta da Bruno Giuranna ed
eseguita dal Trio Broz, ovvero i
fratelli Barbara (violino), Giada
(viola) e Klaus (cello). Un
bel disco anche perchè -
come scrive il trascrittore - la
destinazione delle Variazioni, specie
quelle a due o tre voci, a differenti
strumenti è insita nella stessa
scrittura bachiana. Inoltre,
lo sfruttamento delle diverse tecniche
esecutive dona alla celeberrima serie
una varietà timbrica
impensabile col solo clavicembalo. E
il tutto funziona in virtù
anche dell'ottimo affiatamento degli
strumentisti. Partitura e parti
sul sito www.brunogiuranna.com.
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Classic Voice -
dicembre 2008, p. 64
recensione di
Giancarlo Cerisola
    
Per alleggerire le
seriosità che aleggia intorni a
Bach e al rigore geometrico di queste
celebri variazioni, si suole
semplificarne la genesi raccontando che
furono destinate al clavicembalo del suo
allievo Johann Gottlieb Godberg
affinchè, suonandole, egli
potesse alleviare le notti insonni del
conte von Keiserling. I realtà
questa trascrizione sembra fatta per
tenere sveglio anche chi tendesse a
sonnecchiare, tale è la
vitalità che scaturisce dal
dipanare la densa tessitura
contrappuntistica con chiarezza assai
superiore a quella possibile con la sola
tastiera. Seguendo l'esempio dello
stesso Bach e sei suoi contemporanei che
creavano capolavori anche trascrivendo
opere preesistenti sia proprie che
altrui, pure le variazione Goldberg sono
state più volte trascritte per
organici diversi dall'originario
clavicembalo. Fra le più
originali si colloca senz'altro
quest'ultima, ad opera del violinista
Bruno Giuranna, membro - insieme a Gulli
e Caramia - dell'indimenticabile
Trio Italiano d'Archi, del quale
questa interpretazione, pregna della
vitalità della loro giovinezza,
fa intravedere nei fratelli Barbara,
Giada e Klaus Broz i possibili
successori.
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